In molti condomini si presenta la necessità o il desiderio di installare un nuovo ascensore. L’ascensore in condominio impone tutta una serie di normative, procedure e spese che in questo articolo vedremo più in dettaglio.
Cosa dice la legge sugli ascensori in condominio
La legge italiana sugli ascensori in condominio si basa sul Codice Civile e su normative specifiche per la sicurezza e la ripartizione delle spese. L’installazione richiede una delibera assembleare con maggioranza e la manutenzione è obbligatoria e deve essere affidata a ditte abilitate, con verifiche periodiche e straordinarie a cura dell’amministratore, anche per interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche.
Quando è possibile installare un ascensore in condominio?
Installare un ascensore in condominio è possibile, sia:
- 1. Con delibera assembleare:
- L’installazione di un ascensore in un edificio richiede la maggioranza dei voti dei condomini.
- Le spese di installazione e manutenzione sono suddivise in proporzione ai millesimi di ciascun condomino, ma chi non partecipa alla spesa non ha diritto a utilizzare il bene comune.
- 2. Senza delibera assembleare (a proprie spese):
- Un singolo condomino o un gruppo di condomini possono decidere di installare un ascensore a proprie spese se l’obiettivo è abbattere le barriere architettoniche, come stabilito da un’ordinanza della Corte di Cassazione.
- L’ascensore in questo caso è di proprietà e uso di chi l’ha installato.
- Se gli altri condomini decidono successivamente di voler usufruire dell’impianto, devono partecipare alle spese.
Procedura da seguire per l’installazione dell’ascensore in condominio
Per installare un ascensore in condominio, è necessario che l’assemblea approvi il progetto con una maggioranza che rappresenti almeno i due terzi del valore dell’edificio, oppure con un terzo se si tratta di un’innovazione per abbattere le barriere architettoniche. Ecco in dettaglio i passaggi da seguire per installare un ascensore in un condominio:
- Richiesta e convocazione dell’assemblea: un condomino o un gruppo di condomini presenta una richiesta scritta all’amministratore per l’installazione dell’ascensore, che inserirà la discussione del progetto all’interno dell’assemblea condominiale.
- Verifiche preliminari: sulla fattibilità tecnica del progetto.
- Votazione e maggioranza: è necessaria la maggioranza degli intervenuti che rappresenti almeno un terzo del valore dell’edificio.
- Permessi e spese: dopo l’approvazione, si richiedono i permessi necessari per iniziare i lavori. Mentre le spese di installazione sono ripartite tra i condomini.
Quali permessi servono per installare un ascensore in condominio?
In base al tipo di ascensore che si vuole installare, se interno o esterno alla struttura, occorrono permessi diversi:
- Ascensore interno:
Se non incide sulla struttura portante, può rientrare nell’edilizia libera, ma è sempre consigliabile consultare un tecnico.
- Ascensore esterno:
- SCIA: la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, è la procedura più comune, in quanto l’ascensore è considerato un volume tecnico e un’innovazione dello stabile, e non una nuova costruzione.
- Autorizzazione paesaggistica: È necessaria se l’ascensore esterno è visibile dallo spazio pubblico e l’edificio si trova in zona soggetta a vincoli.
- Permesso di costruire: In alcuni casi particolari e a seconda delle specifiche normative locali, potrebbe essere richiesto anche il permesso di costruire.
Come sono ripartite le spese dell’ascensore in condominio?
Secondo l’articolo 1124 del Codice Civile, le spese dell’ascensore in condominio sono ripartite per metà in base ai millesimi di proprietà (cioè il valore delle singole unità immobiliari) e per l’altra metà in proporzione all’altezza di ciascun piano dal suolo. Tutti i condomini sono tenuti a contribuire, anche chi vive al piano terra, sebbene il suo contributo all’altezza sarà minimo. Si contribuisce non solo sulle spese di manutenzione ordinaria, ma anche a quelle straordinarie.
Manutenzione e verifiche periodiche dell’ascensore condominiale
La manutenzione e la verifica periodica degli ascensori sono controlli obbligatori, previsti dal Decreto del Presidente della Repubblica 162/99, che deve essere eseguito ogni biennio su tutti gli impianti elevatori.
La manutenzione può essere:
- ordinaria: la forma più basica, che comprende le operazioni minime richieste dalla legge, come le visite semestrali di controllo e la manutenzione preventiva.
- semi-completa: dove sono previsti interventi di riparazione e sostituzione di parti di consumo.
- totale: copre tutti i servizi e le prestazioni dell’ascensore, compresi manodopera e materiali di consumo.
La verifica periodica degli ascensori condominiali garantisce sicurezza ed efficienza all’impianto, e comprende:
- Un’ispezione generale dell’impianto: per verificare lo stato di conservazione di tutti i componenti dell’ascensore
- Una serie di prove funzionali: i tecnici verificano il corretto funzionamento di tutti i sistemi dell’ascensore, come le porte, le cabine, i freni, i dispositivi di paracadute e i sistemi di comando
- Controlli documentali: la manutenzione deve essere regolare e ordinaria.
Domande frequenti dei condomini sull’ascensore condominiale
Un condomino può opporsi all’installazione dell’ascensore?
Sì, un singolo condomino può opporsi all’installazione di un ascensore se compromette la stabilità o la sicurezza dell’edificio. L’opposizione deve essere motivata e presentata entro 30 giorni dalla delibera dell’assemblea.
Chi decide se si può installare un ascensore in condominio?
La decisione di installare un ascensore in condominio spetta all’assemblea condominiale, che deve approvare la proposta con una maggioranza qualificata. Anche un singolo condomino può procedere con l’installazione a proprie spese, anche senza il consenso dell’assemblea, purché rispetti il divieto di alterare la destinazione delle parti comuni e di impedire agli altri condomini di usarle.
Chi non usa l’ascensore deve pagarlo?
L’ascensore rientra tra le parti comuni dell’edificio per cui anche chi non lo utilizza deve pagare le spese. Le spese possono essere ripartite secondo l’altezza del piano o le tabelle millesimali.
È possibile usufruire di detrazioni fiscali per l’installazione dell’ascensore?
Sì, è possibile usufruire delle detrazioni fiscali per l’installazione di un ascensore, principalmente tramite il Bonus Ristrutturazioni, che offre una detrazione del 50% su un massimale di spesa di 96.000 euro, recuperabile in 10 anni.
Come comportarsi in caso di ascensore guasto o fermo per manutenzione?
In caso di ascensore guasto o fermo, occorre chiamare il tecnico tramite il pulsante di emergenza nell’ascensore, non forzare le porte e segnalare immediatamente il guasto. In caso di persone intrappolate in ascensore, chiamare tempestivamente i Vigili del Fuoco.
Quali sono i tempi medi per l’installazione di un ascensore condominiale?
I tempi medi di consegna e installazione di un ascensore si aggirano attorno ai 6 mesi.
L’ascensore aumenta il valore dell’immobile?
Sì, la presenza di un ascensore aumenta significativamente il valore di un immobile, con un impatto che può variare dal 5% al 21%.
Come gestire le controversie tra condomini relative all’ascensore?
In caso di controversie tra condomini relative all’ascensore occorre un dialogo proficuo e aperto. Per decisioni più vincolanti si fa affidamento all’assemblea condominiale, e in casi di gravi incomprensioni si può ricorrere al tribunale o al giudice civile.